Dialogo sull'arte contemporanea con Claudio Marenzi, Presidente di Herno
Quello di Claudio Marenzi con l’arte contemporanea è un dialogo che ha origini molto lontane e si è rafforzato nel tempo. Herno, azienda di famiglia, non poteva che esserne positivamente contaminata. Del resto, il legame tra moda e arte contemporanea è innegabile: “essere circondati dal bello aiuta a produrre bellezza”
(Claudio Marenzi)
(Claudio Marenzi)

Nel 2005 la collezione personale di Claudio Marenzi inizia ad entrare in azienda,
animando gli edifici produttivi di Lesa e ispirando i suoi collaboratori e dipendenti.
L’arte diventa così uno strumento utile e necessario, stimolante, che genera curiosità e creatività.
animando gli edifici produttivi di Lesa e ispirando i suoi collaboratori e dipendenti.
L’arte diventa così uno strumento utile e necessario, stimolante, che genera curiosità e creatività.
Ecco allora opere di artisti quali Patrick Tuttofuoco, il grande murales di Nicolas Party, Stefano Arienti,
Adrian Paci, Andrea Bowers, Stefano Peroli, Vik Muniz, Gianni Caravaggio e
Gianfilippo Usellini con il ritratto non finito del padre Cav. Giuseppe Marenzi, Markus Lüpertz, Luca Andreoni,
Marco Cingolani e Massimo Kaufmann, fino alla grande recente installazione di Lee Jaehyo
“0121-1110=118081” realizzata con le pietre del fiume Erno che raffigura la sagoma del lago Maggiore,
il suo luogo del cuore.
Adrian Paci, Andrea Bowers, Stefano Peroli, Vik Muniz, Gianni Caravaggio e
Gianfilippo Usellini con il ritratto non finito del padre Cav. Giuseppe Marenzi, Markus Lüpertz, Luca Andreoni,
Marco Cingolani e Massimo Kaufmann, fino alla grande recente installazione di Lee Jaehyo
“0121-1110=118081” realizzata con le pietre del fiume Erno che raffigura la sagoma del lago Maggiore,
il suo luogo del cuore.

L’arte è protagonista anche presso lo Spazio Herno di Milano con le opere “Fair Winds & Following Seas” e “Fantasia”
realizzate da due note artiste contemporanee, Pae White e Latifa Echakhch.
realizzate da due note artiste contemporanee, Pae White e Latifa Echakhch.

